Chi dice che con la focaccia ci vuole per forza una birra fredda, probabilmente non ha ancora trovato il vino giusto.
La focaccia ligure – quella vera, unta il giusto, profumata d’olio e sale grosso – ha tutto il potenziale per un matrimonio felice con il vino.
Serve solo un po’ di attenzione… e magari anche la ricetta giusta.
La ricetta autentica della focaccia genovese
Niente trucchi. Solo pazienza e rispetto.
Ingredienti (per una teglia da 30x40 cm):
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500 g farina 0
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300 ml acqua tiepida
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25 g olio extravergine d’oliva
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15 g sale fino
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5 g lievito di birra fresco
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1 cucchiaino di malto (o zucchero)
Per l’emulsione finale:
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50 ml acqua
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30 ml olio EVO
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Sale grosso q.b.
Procedimento:
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Sciogli il lievito e il malto in parte dell’acqua. Unisci alla farina, aggiungi sale, olio e la restante acqua poco alla volta.
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Impasta finché liscio. Fai lievitare 1 ora in ciotola coperta.
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Stendi nella teglia unta abbondantemente d’olio. Fai rilievitare 30 min.
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Pratica i classici “buchi” con le dita. Versa l’emulsione sopra e lascia riposare altri 30 min.
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Cuoci a 220°C per circa 15-18 minuti. Deve uscire dorata, croccante sotto, soffice sopra.
Lascia raffreddare leggermente, ma non troppo: la focaccia va mangiata tiepida, con le dita, possibilmente guardando il mare. Anche se sei in città.
E adesso: che vino ci abbiniamo?
La focaccia è salata, grassa, saporita. Serve un vino che pulisca il palato, ma anche che non si faccia mettere sotto.
1. Vermentino Ligure (ovviamente)
Croccante come la focaccia, con sale, lime, erbe e una beva infinita. È l’abbinamento più territoriale, ma anche il più logico.
Top pick: Colli di Luni Vermentino DOC
2. Metodo Classico brut
Bollicine fini + acidità = perfetti contro olio e crosticina.
Sì a Franciacorta Satèn o a Trento DOC non troppo strutturato.
3. Pigato
Più morbido del Vermentino, con note di macchia e albicocca. Funziona bene se la focaccia ha anche cipolla o olive taggiasche.
Da provare: Pigato Riviera Ligure di Ponente DOC
4. Bianco frizzante secco (tipo ancestrale)
Se ti piace giocare, un bianco rifermentato in bottiglia, magari con un leggero fondo, pulisce benissimo e aggiunge un tocco rustico perfetto.
5. Rosato giovane
Per una focaccia servita con prosciutto crudo, lardo o acciughe marinate, un rosato con spalla acida e frutto controllato funziona alla grande.
Suggerimento: Cerasuolo d’Abruzzo o Chiaretto del Garda
Evita questi errori comuni:
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No ai vini dolci: contrastano troppo la salinità.
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No ai rossi tannici: la tannicità litiga con l’olio.
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No ai bianchi troppo aromatici: rischiano di coprire la focaccia.
Pochi ingredienti, tanto carattere
La focaccia ligure è una delle cose più semplici e più serie che puoi mettere in tavola.
Un piatto popolare, ma non banale.
E quando la abbini con il vino giusto, succede qualcosa di sorprendente:
ogni morso ti viene voglia di un altro sorso. E viceversa.