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C'è un momento nella vita in cui ti accorgi che non basta più chiedere “una tequila”.
Succede quando, davanti a un banco ben fornito o a una carta dei distillati scritta da qualcuno che ha letto più etichette di quante abbia scritto messaggi su WhatsApp, ti arriva la domanda temuta:
“Tequila o Mezcal?”
E lì, lo ammetti: non ne sai abbastanza.
Non sei solo. E non è grave.
Perché Tequila e Mezcal si assomigliano, sì, ma solo all'apparenza. Sono entrambe creature dell'agave, parlano la stessa lingua madre, ma hanno imparato dialetti molto diversi, fatti di fumo, vapore, valli, alture, tradizione e tecnologia.
Una pianta. Infinite possibilità.
Tutto comincia con l’agave.
Una pianta resistente, fiera, che cresce anche dove il sole è crudele e l’acqua è un ricordo.
Da secoli, i messicani la usano per nutrirsi, costruire, medicare e – ovviamente – distillare.
Ecco il primo punto cruciale:
la Tequila si produce solo da un tipo di agave: la tequilana Weber varietà azul, detta più semplicemente agave blu. È elegante, ordinata, monogama.
Il Mezcal invece è più libertino: può nascere da oltre 30 varietà di agave diverse, alcune coltivate, altre selvatiche. Ci sono mezcal fatti con agavi rarissime, raccolte a mano in zone isolate, che danno vita a distillati unici, irripetibili, spesso legati a una sola annata o villaggio.
Questa è la prima differenza vera: la Tequila è una disciplina. Il Mezcal è un’avventura.
Il fuoco e il fumo
La seconda differenza è quella che si sente subito al naso.
Basta avvicinare un bicchiere per percepire il contrasto: la Tequila tende ad essere pulita, erbacea, agrumata, con sfumature floreali o pepate. Il Mezcal, invece, è spesso profondo, affumicato, terroso, con accenti di cenere, cuoio, frutta cotta, a volte addirittura di carne alla brace.
La causa è nel metodo di cottura.
Per la Tequila, l’agave viene cotta in forni a vapore, moderni e controllati, oppure in autoclavi d'acciaio che garantiscono uniformità.
Nel Mezcal, invece, la cottura avviene ancora in fosse scavate nel terreno, dove l’agave viene cotta su pietre roventi coperte di legna, foglie di palma e terra. È un metodo antico, primitivo, che imprime all’agave quel marchio indelebile: il fumo.
Non è un dettaglio. È una filosofia.
La Tequila segue un protocollo.
Il Mezcal segue il fuoco.
Il territorio ha la sua voce
Anche le zone di produzione contribuiscono alla differenza.
La Tequila è legata a una denominazione di origine controllata, concentrata principalmente nello stato di Jalisco, ma con estensioni in altri quattro stati messicani.
Il Mezcal ha una D.O. più ampia e meno omogenea: si produce in varie regioni, ma Oaxaca è il suo cuore pulsante. E in Oaxaca, ogni villaggio ha un modo diverso di fare Mezcal: cambiano le varietà di agave, il tipo di forno, il legno usato, il maestro mezcalero, persino i contenitori di fermentazione.
Bere un Mezcal artigianale equivale spesso a entrare nella biografia di un luogo.
Sapore e spirito
C'è una differenza sottile ma costante nel modo in cui queste due bevande vengono vissute e raccontate.
La Tequila, nel tempo, si è fatta strada nei bar di tutto il mondo, nei cocktail, negli shot, nelle notti brave e nelle vacanze con rimpianti. È diventata glamour, pop, esportabile. Ha una sua eleganza che conquista anche i puristi quando si arriva alle versioni più invecchiate (Añejo, Extra Añejo), dove la complessità diventa evidente.
Il Mezcal, invece, è rimasto per anni una bevanda “di paese”, trasmessa più per tradizione orale che per marketing. Ma proprio questo ne ha fatto un distillato di culto. Negli ultimi anni ha conquistato chef, sommelier, bartender, appassionati di terroir e spiriti autentici.
Chi sceglie il Mezcal non vuole semplicemente bere: vuole raccontare un’intenzione.
In conclusione: non scegliere, assaggia
In definitiva, non esiste un vincitore tra Tequila e Mezcal.
Esistono momenti, persone, piatti, emozioni.
La Tequila può essere brillante e raffinata come un buen mariachi al tramonto.
Il Mezcal è il racconto intimo di un anziano accanto al fuoco.
Ci sono sere da Margarita e sere da Mezcal liscio.
L’importante è sapere cosa hai nel bicchiere, perché sapere cosa si beve è il primo passo per bere meglio.
📌 Da noi li trovi entrambi. Ma attenzione: una volta che entri nel mondo del Mezcal… è difficile tornare indietro.