BARBARA TAMBURINI ENOLOGA

Barbara Tamburini – L’intelligenza silenziosa del vino italiano

09 de April, 2025Claudia Cenci

C'è chi nel vino cerca potenza. C’è chi cerca riconoscimenti. E poi c’è chi cerca verità. Barbara Tamburini non fa rumore.
Affina. Osserva. E costruisce vini come se stesse scrivendo lettere private a chi li berrà, anche fra dieci anni.
Lettere che non parlano del momento, ma di memoria, coerenza e profondità.

La Maremma le ha affidato la voce

Quando è arrivata a Gualdo del Re, la terra parlava già. Era ruvida, solare, autentica.
Barbara ha fatto una cosa che pochi fanno davvero: ha ascoltato. Non ha piegato i suoli alle tendenze. Non ha forzato l’identità dei vitigni.
Li ha semplicemente guidati a esprimersi nel tempo giusto, nel modo giusto, con il respiro giusto. E la Maremma, grata, le ha risposto con vini che non urlano, ma restano.

Non segue il mercato. Lo precede.

C'è qualcosa di musicale nel suo modo di lavorare: ogni scelta è un accordo, ogni silenzio è una pausa pensata. I suoi vini non sono prodotti. Sono partiture. Barbara non rincorre il mercato, non copia modelli.
È una traduttrice sensibile: prende ciò che la vigna racconta in dialetto contadino, e lo trasforma in una lingua elegante, comprensibile, viva.

Ecco perché a Gualdo del Re ogni vino ha una nobiltà silenziosa.
Che si tratti di un rosso austero o di un bianco minerale, c'è sempre quella firma lì:
una precisione gentile, ma inamovibile.

La scienza del tempo

Barbara non lavora per oggi. Lavora per quando noi saremo pronti a capire. Ogni scelta di fermentazione, ogni dosaggio di legno, ogni millimetro di ossigeno – tutto è calibrato come se stesse progettando un vino del futuro.
E il bello è che lo fa con il sorriso calmo di chi sa di avere ragione, ma non ha bisogno di dirtelo.

Gualdo del Re non è solo una tenuta. È un laboratorio di coscienza enologica.

Con lei, Gualdo del Re ha smesso di essere un luogo e ha cominciato a diventare una scuola di stile. Non lo stile che cambia ogni anno, ma quello che resta.
Quello che non ha bisogno di etichette appariscenti, perché ha già carattere da vendere. Chi beve i vini della tenuta, senza saperlo, beve Barbara.  Beve il suo rispetto. Beve la sua coerenza. Beve il suo silenzio che parla più di mille slogan.

Quando il vino è una donna

In un mondo enologico spesso fatto di troppa voce e poca sostanza, Barbara Tamburini è la sostanza. La sua non è "enologia femminile". È enologia intelligente, radicale, lucida. Se Gualdo del Re oggi è sinonimo di autorevolezza, è perché ha scelto una guida che non ha mai cercato applausi, ma solo autenticità.

E quel tipo di verità, nel vino, si sente.
Sempre.

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