C’è chi aspetta la Pasqua per scartare le uova di cioccolato, chi per la gita fuori porta, e chi – come noi – per onorare la grande liturgia del pranzo in famiglia, dove ogni portata ha il suo rito e, naturalmente, il suo calice.
Perché il vino, a Pasqua, non è solo una bevanda: è un complice, un interprete, un alleato che accompagna la festa con grazia o vigore, a seconda dei sapori. Ecco allora il nostro percorso enogastronomico per una Pasqua da ricordare (e da versare).
Antipasti: l’inizio con il botto… di bollicine
Cominciamo leggeri – si fa per dire – con torte salate, uova ripiene, verdure in pastella, rustici e salumi artigianali. E se c’è una cosa che ci vuole per aprire le danze, è un vino vivace.
Scelta perfetta? Un Metodo Classico rosé o un Crémant d’Alsace. Frizzante quanto basta, elegante, e con quella vena acidula che fa miracoli con frittate e formaggi freschi.
I consigliati di Sparkle:
Crèmant d'Alsace Domaine G.Metz
Metodo Classico Pinot Nero Millesimato Azienda Agricola Coppacchioli Tattini
Primi piatti: struttura e sentimento
Il primo piatto pasquale non è mai timido. Che siano lasagne, cannelloni, timballi o risotti cremosi, qui il vino deve avere spalle larghe e cuore gentile.
Proposta audace: un Pinot Noir fresco ma profondo, che accarezza senza coprire. In alternativa, per un tocco più meridionale, un Primitivo in versione “giovane” e succosa può sorprendere anche i nonni più tradizionalisti.
I consigliati di Sparkle:
Fuxleiten Pinot Nero DOC Pfitscher
Primitivo IGT Salento L'Essenza di Puglia
Secondi piatti: l’ora dell’agnello
Se l’agnello è il re della tavola, il suo vino dev’essere un imperatore. Qui entrano in gioco rossi importanti, ma mai arroganti.
Suggerimento da intenditori: un Aglianico dal profilo balsamico, che regge le spezie e rilancia con profondità. Oppure un bel Nebbiolo che profuma di bosco e di Pasque lontane.
Per i più creativi, il capretto arrosto con erbe aromatiche può trovare affinità elettive con un Sangiovese di carattere, magari lasciato respirare mentre si apparecchia.
I consigliati di Sparkle:
Appia Antica Taurasi DOCG Cantina Riccio
Occhetti Langhe Nebbiolo DOC Prunotto
Vino Nobile di Montepulciano DOCG La Braccesca
Dolci pasquali: chiusura in dolcezza, senza stuccare
La colomba chiama dolcezza e leggerezza: non roviniamo tutto con bollicine ammiccanti ma fuori tono. Qui serve poesia in bottiglia.
Compagno ideale: un Moscato d’Asti autentico, con quel tocco di fiori bianchi, pesca e magia. E per chi osa, un vino passito da Malvasia o Zibibbo può sposare splendidamente la pastiera.
I consigliati di Sparkle:
Notte d'Estate Moscato d'Asti DOCG Terre del Barolo
Respiro Primordiale Malvasia delle Lipari Passito IGT Soffio sulle Isole
E se piove? Beviamo lo stesso.
La primavera è capricciosa, ma la Pasqua no: lei arriva con il suo bagaglio di tradizioni, profumi e calici pieni. Che sia al sole o sotto l’ombrello, la tavola resta sacra. E con i vini giusti, ogni boccone diventa racconto, ogni sorso una memoria da conservare.
Buona Pasqua, e che il vino sia con voi.