Dopo 50 anni dall'uscita della sua prima annata, Sassicaia si conferma come eccellenza a livello mondiale e porta bandiera tra i supervini italiani. E fa sempre più parlare di se.
Oltre ad essere il primo vino italiano ricercato nel mondo, secondo la classifica stilata dal portale Wine Searcher, Sassicaia per il 2024 riconferma il suo appeal grazie ai 100/100 di Robert Parker.
Sicuramente è un vino che raccoglie pareri discordanti da sempre, in primis circa il rapporto qualità-prezzo. Molti pensano sia sopravvalutato, molti altri altri tessono le sue lodi.
Per chi il vino lo studia e apprezza in maniera trasversale, la prima analisi oggettiva si basa sul fatto che Sassicaia è indubbiamente un vino avanguardistico, nato da un desiderio e da uno studio che negli anni 60 del secolo passato, aprì le porte ad un nuovo concetto italiano di bere. Il bagaglio di innovazione e tecnica che questo vino portò con la sua uscita è da non tralasciare. Inoltre, ha riscattato la posizione di Bolgheri agli occhi del mondo, considerata storicamente un territorio non da rossi.
Il suo prestigio va di pari passo con le critiche, costruite sul fatto che Bolgheri e la sua DOC contano circa 70 aziende vitivinicole e che si può benissimo bere un ottimo vino senza dover necessariamente spendere cifre esorbitanti.
Il consiglio è sicuramente quello di andare a scoprire nuove realtà, meno conosciute ed emblematiche, ma che producono vini di qualità, con passione e rigore, nel rispetto dei disciplinari e della tradizione bolgherese. E perchè no, iniziare a valutare e a collezionare nuove etichette che in un futuro potrebbero divenire importanti agli occhi della critica mondiale.
Quello che è certo, su cui tutti concordiamo, è il fatto che senza ombra di dubbio Sassicaia è il miglior vino italiano su cui investire. Ogni anno il suo valore di mercato è in aumento e questo spinge sempre più appassionati e non ad accaparrarsene una o più bottiglie da inserire in veri e propri caveau. Un tesoro liquido, che anno dopo anno incrementa prestigio, valore e notorietà. Avere un Sassicaia, soprattutto di annate prestigiose come la 2014 e 2016, equivale a possedere un capitale sempre in crescita.
Insomma, per Sassicaia vale proprio la regola: che se ne parli bene o male, l'importante che se ne parli.