La Falanghina è un vitigno a bacca bianca autoctono campano, coltivato principalmente nel Sannio, nei Campi Flegrei e lungo la costa domizia. Le sue origini sono antichissime: secondo alcuni studi, era già conosciuta in epoca romana ed è stata a lungo confusa con altre varietà locali, per poi essere rivalutata negli ultimi decenni come uno dei simboli della rinascita enologica campana.
Predilige terreni vulcanici, sabbiosi e ricchi di minerali, dove il clima mediterraneo, mitigato dalle correnti marine e dalle escursioni termiche, ne esalta l’aromaticità e la freschezza. Al naso si distingue per profumi intensi di fiori bianchi, agrumi, mela verde, pera e pesca, con leggere sfumature minerali e saline. Al palato è vivace, equilibrata e armoniosa, sostenuta da una spiccata acidità e da una sapidità elegante che riflette perfettamente il terroir campano.
Oggi la Falanghina è tra i vitigni bianchi più apprezzati d’Italia, capace di esprimere vini moderni, identitari e di grande bevibilità, con interpretazioni diverse tra l’entroterra e le zone costiere.