sibillinispirits, Marco Vecchioli, socio fondatore di Sibillini Spirits , ci racconta questa passione per la qualità.

La Scalata alla Vetta: Sibillini Spirits

Feb 28, 2024Claudia Cenci

TRA MONTI,TRADIZIONE E INTERANTIONAL AWARDS

A TU PER TU CON MARCO VECCHIOLI

Un progetto fatto di attaccamento alla terra, di selezione e di tanti sogni! Siamo al confine tra Umbria e Marche, nel Parco Nazionale dei Monti Sibillini ed è qui che nasce il sogno di tre amici, diversissimi tra di loro ma uniti da unica mission: portare nel mondo la vera essenza di queste terre.

Marco Vecchioli, socio fondatore di Sibillini Spirits ci racconta questa passione per la qualità.

 

           

Come nasce il progetto Sibillini Spirits?

"Siamo 3 amici, tutti originari di Macerata, ma le nostre radici sono proprio lì, nel Parco dei Monti Sibillini.

Matteo nella vita è un farmacista con la passione per la distillazione.

Andrea è natio di Fiastra, dove nasce il nostro gin, ed è un ingegnere mentre io mi occupo della direzione commerciale per una azienda vitivincola del maceratese.

Siamo totalmente diversi, ci accomuna da sempre il legame per le nostre origini e quei posti meravigliosi senza tempo.

Nel 2018 è nata la prima idea di creare una linea di prodotti che ci rappresentasse che poi si è evoluta solo in seguito, nel 2019 con una prima distillazione “amatoriale”.

La pandemia e tutte le sue limitazioni ci hanno bloccato parzialmente fino al 2020, anno in cui ha preso il via a tutti gli effetti il progetto Sibillini Spirits"

 

Forte attaccamento alle vostre origini e alla vostra terra: il parco nazionale dei Sibillini.

 

"Siamo profondamente innamorati del Parco Nazionale dei Sibillini, dei nostri paesi di confine dove la vita è ancora molto lenta e c’è un forte legame con la terra.

In quei luoghi ancora per molti sconosciuti, si coltivano le tradizioni, c’è rispetto per la natura e per un produrre sostenibile, fuori dagli schemi del consumismo.

Nelle nostre idee c’è sempre stato di proporre una linea di distillati a filiera corta, abbandonando l’idea di un gin “contemporaneo” ma di creare un prodotto ricercato e molto tradizionale, dall’impronta estremamente “londinese”.

Un parte delle botaniche utilizzate vengono coltivate da noi e altre da coltivatori diretti all’interno del Parco Nazionale dei Sibillini.

Nelle bottiglie, sia di Vettore Gin che di Bitter del Redentore, c’è il logo del Parco, per noi un onore, a testimonianza e garanzia di qualità delle materie prime"

 

Quali sono le botaniche?

 

"Il parco dei Sibillini è un territorio austero e chiuso tra le montagne, terre brulle, senza alcuna contaminazione mediterranea.

Abbiamo fatto affidamento solo su quello che il territorio ci offre, sfruttandone al massimo le potenzialità.

7 botaniche scelte; Ginepro Appenninico di alta qualità, Melissa, Assenzio, Cordiandolo, Aneto, Angelica e Mela Rosa dei Sibillini, quest’ultima presidio slow food e fiore all’occhiello tra le piccole produzioni del parco nazionale.

Desideravamo un gin in cui le botaniche fossero distinguibili sia al gusto che all’olfatto. Anche per questo, abbiamo affinato la ricerca e nella prima fase abbiamo effettuato ben 35 prove di distillazione."

  

I nomi dei vostri Spirtis sono un richiamo eloquente al territorio, tanto che portano i nomi delle più alte vette dei Monti Sibillini, Vettore e Cima del Redentore. Ci sono altre curiosità a riguardo?

 

"Diciamo che non abbiamo lasciato nulla al caso, l’intento era avere una circolarità attorno al prodotto e alle sue origini, con tutta l’essenza dei Sibillini.

Per la linea di spirits stiamo utilizzando i nomi delle montagne.

La più alta è Vettore e quindi la nostra prima uscita con il gin, la seconda è Cima del Redentore, utilizzato per il bitter e la terza cima è il Priora, prodotto che sta nascendo ora e che ci auguriamo sarà prossimamente disponibile.

Abbiamo curato tutta la veste del prodotto, anche la parte comunicativa e di immagine.

Per Vettore, la scelta è caduta su una bottiglia trasparente, di forte impatto con un’etichetta in formato vettoriale e la gradazione del gin è 43,8°, esattamente uguale alla latitudine della vetta da cui prende il nome.

Un gin volutamente più “adulto”, con una gradazione lievemente più elevata rispetto a molti altri sul mercato."

 

Quindi abbiamo avuto un’anticipazione involontaria ed al quanto interessante circa l’evoluzione della gamma Sibillini Spirits.

 

"Si, ti confermo che siamo al lavoro per la nostra terza “creatura”, il Priora.

L’intento è di uscire con un prodotto all’anno, fino a completare una linea versatile ma non banale, che va dal fine pasto alla mixology più estesa.

Però non aggiungo altro, ti lascio la sorpresa."

 

Da un piccolo paese nel cuore delle montagne dell’Appennino Umbro-Marchigiano fino ad arrivare all’internazionalità, con il riconoscimento di uno dei premi più ambiti nel settore degli spirits: WORLD GIN AWARDS. Come è stata questa “scalata” verso il successo?

 

"Vincere la medaglia d’ argento in una competizione mondiale con Vettore Gin è stata per noi un’immensa soddisfazione, motivo di grande orgoglio.

Una scalata per noi per nulla scontata; nonostante l’iniziale periodo in cui c’erano chiusure dovute alle restrizioni per la pandemia, abbiamo cominciato a vedere che il gin riceveva numerosi consensi, soprattutto fuori dalle nostre territorialità.

Da qui abbiamo deciso di farlo confrontare con altri gin per valutarne la qualità ed il gusto. A quanto pare, l’esito è stato positivo.

Lo scorso anno, infatti, abbiamo anche ricevuto la medaglia di bronzo all’ISC - International Spirits Challenge e poi questo 2023 ci ha portato la medaglia d’argento a Londra con il World Gin Awards, uno dei 7 London Dry italiani a ricevere il premio."

 Abbiamo parlato molto del Vettore Gin, però il secondo prodotto, il Bitter del Redentore sta riscuotendo un forte successo. Come nasce?

 "Anche per Bitter del Redentore i principi di ricerca e strategia sono gli stessi del gin; puntavamo ad un prodotto sincero, in linea con l’etimologia del nome e quindi amaro. Pochissime botaniche.

La nota agrumata, tipica di questo spirits, non avendo bergamotto o arancio, è stata donata dal timo arancio, unica erba presente nel parco che potesse donare quello sprint al nostro bitter."

La produzione è Original “Made in Marche”, mi confermi?

 "Assolutamente si. Premesso che le distillazioni di prova vengono sempre eseguite da noi in maniera artigianale, la distillazione della ricetta finale viene eseguita ad Apecchio, in provincia di Pesaro-Urbino.

 La nostra collaborazione è davvero “Made in Marche”, una distillazione eseguita a quattro mani, grazie al supporto dei tecnici dell’azienda Collesi, nota realtà in ambito di distillazione."

 

Uscendo fuori dal vostro terreno di origine, anche in seguito ai riconoscimenti e premi vinti, immagino che i vostri spirits stiano prendendo piede in molti locali italiani. Al momento come state gestendo la parte commerciale?

 

"Fin dall’inizio abbiamo lavorato sul creare molte sinergie con locali e cocktail bar, partendo dalle Marche, e costruendone molti altri in tutta Italia.

Una collaborazione della quale siamo orgogliosi è con il “Jerry Thomas” di Roma che ha da subito sposato il nostro progetto.

In Italia dal 2023 siamo distribuiti in esclusiva da Rotte dei Mercanti, un’azienda di persone giovani che ha da subito ammirato e accolto Sibillini Spirits con grande entusiasmo.

Siamo presenti all’estero, in Belgio, Spagna, Stati Uniti.

Ci auguriamo che questo sia solo l’inizio, noi continuiamo e continueremo a metterci la stessa passione e ricerca."

“Siamo meticolosi, non lasciamo nulla al caso. Ci piace comunicare attraverso i nostri prodotti i valori con cui abbiamo deciso di dare alla luce il nostro progetto.”

 

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